top of page

OSPITI_GUESTS

San Fedele Milano

IMG_5293.jpg
IMG_5292.jpg

Gli emigrati che dall’Italia andavano a cercare fortuna nel Nuovo Mondo,

non appena avevano un minimo di benessere si facevano ritrarre

per inviare la fotografia ai parenti rimasti a casa.

Vengono in mente quelle antiche fotografie osservando le immagini che Gianni Oliva ha realizzato ai migranti africani ospitati in Italia.

​

E’ evidente in tutta l’opera di Gianni Oliva l’importanza del colore

che non ha un semplice compito descrittivo ma riveste,

soprattutto dove si accende di vivaci cromatismi, un fondamentale  ruolo connotativo

​

Roberto Mutti

OSPITI_BEILÔT_WAGENI_GUESTS

Gianni Oliva

​

a_C2A8076.jpg

''I proletari non hanno patria'' assicurava Marx ed aveva ragione.

Sì: da sempre nomadi, dalle campagne miserande alla città delle botteghe del Capitale. 

Oggi il filosofo tedesco li riconoscerebbe a prima vista, i suoi: i migranti proletari, come mai prima d'ora, attraverso il Mediterraneo , attraverso montagne e deserti, ai confini di frontiere senza pietà,  il Texas e i Balcani, Melilla e Lampedusa, i nuovi proletari del ventunesimo secolo sono davanti a noi, in mezzo a noi, zoccolo duro  della massa inesistente  composta dagli ultimi arrivati .

Queste foto li fissano, ironicamente o drammaticamente? Nella loro condizione di sospesi tra due mondi. Su uno sfondo di monti innevati come nelle foto dell'ottocento si sistemavano dietro ai soggetti arcadie di cartapesta e giardini di carton gesso.

In cromatico idillio con un altro mondo rispetto alle loro savane e deserti. Con i segni di ciò che probabilmente non avranno mai, vestiti borsette  camice inamidate  orologi d'oro. Non vediamo i graffi sulla loro pelle, e sono tanti se sono arrivati fin qui. sorridono platealmente al nostro crucifige, nella mitezza fraterna dei loro giovani corpi ironicamente attendono che ci ricordiamo della nostra obliata  santità del lavare i  piedi al pellegrino.

​

Domenico Quirico

INDIAN FRAMES

Gianni Oliva

catalog from the show

ŠIAULIAI

Gianni Oliva

bottom of page